Il testo che riportiamo qui di seguito è un estratto di un articolo di Claudio Agosti, che immagina l’interpretazione come Cura, provando ad analizzarne le analogie con la psicoterapia.

Claudio Agosti è psicoterapeuta specializzato in Analisi Bioenergetica presso la SIAB a Milano. Più recentemente ha iniziato a seguire i corsi della LiSTA, scuola di psicoterapia a indirizzo analitico junghiano.

Ecco le sue riflessioni.

Nel novembre del 2022 ho seguito un corso per diventare Guida Interpretativa, un corso in cui ho imparato le basi di una disciplina che non conoscevo: l’Interpretazione del Patrimonio. Si tratta di comunicare emozioni e esperienze per rendere vivo il contatto con il patrimonio, sia questo artistico, culturale o naturale. 

interpretazione come cura

L'INTERPRETAZIONE COME CURA

Uno degli obiettivi dell’Interpretazione è far innamorare chi osserva di quello che sta guardando, facendo nascere un senso di responsabilità verso il patrimonio

Questo mi riporta alla mente quanto diceva Hillman nel suo ultimo libro/intervista, L’Ultima Immagine:

“quando vediamo bellezza in qualcosa, la amiamo…E questo significa che se vogliamo preservare questo pianeta – stiamo parlando del crollo adesso – dobbiamo vedere la sua bellezza, perché se la vediamo ce ne innamoriamo. E se ci innamoriamo della Terra, non vogliamo farle del male…La prima cosa che vogliamo fare a ciò che amiamo è proteggerlo, stringerlo a noi, aiutarlo. E questa è una motivazione completamente estranea alla sfera economica, o a quella dell’espiazione, del senso di colpa per quanto abbiamo fatto in passato. No. Non toccatela. È questa l’istanza che va dritta al cuore”. 

Ho vissuto l’esperienza dell’interpretazione come un tentativo di dialogo col Genius Loci del luogo in cui mi trovavo, con l’Anima di ciò che stavo osservando, e questo mi è molto prezioso per come intendo il viaggio, anche in senso simbolico e metaforico. 

Sicuramente non posso fare a meno di notare alcune analogie dell’interpretazione del patrimonio con il mio lavoro, che spesso significa accompagnare qualcuno in un viaggio attraverso le proprie Ombre, verso il proprio Sè, “interpretando” ciò che incontriamo in questo Viaggio.

Scherzando (ma non troppo) se considero la psicoterapia come un viaggio con un accompagnatore, l’Interpretazione del Patrimonio può esser vista come una “terapia di coppia” fra l’Umano e la Natura?

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